sabato, 15 Giugno, 2024
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Macco di fave e finocchietto selvatico: un piatto della tradizione contadina

Un tuffo nella tradizione: la storia del macco di fave e finocchietto selvatico, un piatto semplice e genuino dal cuore del sud Italia

Il “macco di fave e finocchietto selvatico” è un piatto tradizionale della cucina italiana, particolarmente diffuso nel Sud, in regioni come la Puglia e la Sicilia. Questa preparazione ha radici profonde nella tradizione culinaria contadina, dove l’uso di ingredienti semplici e locali era essenziale.

Storia delle fave e del finocchietto selvatico

Le fave sono uno dei legumi più antichi coltivati dall’uomo, con tracce archeologiche che risalgono al 6000 a.C. In Italia, le fave sono state una fonte essenziale di proteine per le popolazioni rurali, soprattutto prima dell’introduzione su larga scala delle patate e del mais dall’America. Nella dieta contadina, le fave secche erano spesso utilizzate per preparare zuppe e purè, diventando così un elemento fondamentale dell’alimentazione quotidiana

Il finocchietto selvatico è una pianta aromatica tipica della macchia mediterranea, conosciuto per il suo sapore distintivo, leggermente anice, il finocchietto selvatico è stato utilizzato per secoli nella cucina italiana sia per insaporire piatti sia per le sue presunte proprietà digestive. La raccolta di questa pianta avviene principalmente in primavera e inizio estate, quando le foglie sono tenere e aromatiche.

La combinazione nella tradizione culinaria: gusto e salute in un piatto povero

L’unione di fave e finocchietto selvatico in una crema è il risultato di una combinazione armoniosa di sapori e praticità. Le fave, una volta cotte e ridotte in purea, diventano una base cremosa perfetta per assorbire gli aromi intensi del finocchietto. Questa combinazione è tipica delle regioni del Sud Italia, dove entrambi gli ingredienti sono facilmente reperibili e fanno parte del patrimonio culinario locale.

In Puglia, ad esempio, un piatto simile è la “fave e cicoria”, dove la purea di fave viene accompagnata con cicoria selvatica bollita, in Sicilia, invece, il finocchietto selvatico viene spesso utilizzato per insaporire le zuppe di legumi e le minestre, ma anche primi piatti.

Il significato culturale e il legame tra la terra e le tradizioni agricole del passato

Il macco di fave e finocchietto selvatico non è solo un piatto gustoso, ma rappresenta anche un legame con la terra e le tradizioni agricole del passato. Questo piatto rispecchia la capacità delle popolazioni rurali di creare pietanze saporite e nutrienti con ciò che la natura offriva loro, celebrando al contempo la stagionalità e la semplicità degli ingredienti.

In sintesi, la crema di fave e finocchietto selvatico è un esempio emblematico di come la cucina tradizionale italiana sappia valorizzare ingredienti semplici e genuini, trasformandoli in piatti dal gusto ricco e appagante.

Macco di fave e finocchietto selvatico: ingredienti e procedimento

Per 4 persone

Ingredienti

  • 500 grammi di fave fresche sgranate
  • 1 mazzetto di finocchietto selvatico
  • 1 costa di sedano
  • 1/2 cipolla
  • 2 patate
  • olio evo q.b.
  • sale e pepe bianco

Preparazione

Mettete le fave in un tegame con la cipolla affettata, il sedano a rondelle, le patate pelate e tagliate a dadini e il finocchietto lavato e spezzato, ( tenetene un ciuffetto da parte)

Coprite di acqua, sistemate di sale e pepe e cuocete per circa un’ora, poi passate al setaccio i legumi e gli aromi sgocciolati e frullate tutto. Incorporate il brodo di cottura necessario per ottenere una crema non troppo densa e portate a bollore.

Spegnate, quindi, la fiamma e irrorate il macco di fave e finocchietto selvatico con in filo d’olio e il ciuffo di finocchietto tritato e servite.

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